L'attività di amministratore di condominio, gestita dalla persona che si interessava allo stabile come "secondo lavoro" o perchè ormai in pensione, nel XXI secolo deve essere affidata a persona seria, affidabile e competente. Difatti, pur rimanendo l'impianto basilare delle leggi regolatrici del condominio di edifici quello del 1942, dettate dal nostro Codice Civile, la materia ha subito un'evoluzione dirompente attraverso l'opera cesellatrice della Giurisprudenza, in particolare della Corte di Cassazione, che da decenni adatta al vivere comune e contemporaneo quello sparuto numero di norme del III Libro del Codice; proprio sulle decisioni rese dalla Corte di Legittimità, ma anche su normative specifiche e speciali, penso alle normative sugli impianti di ascensori, elettrici o di riscaldamento, deve basare la sua attività l'amministratore di condominio, che, per tali motivi, non può che essere un tecnico serio, preparato e diligente.
Come sostengo da anni e ripeto ai gentili signori condomini che hanno inteso ed intendono affidarmi l'onere e l'onore di gestire i loro fabbricati: "Ricordate, la Vostra proprietà non termina all'uscio di casa ma ai confini del complesso condominiale o in ogni caso al portone dello stabile". Dunque, è doveroso dare incarico per la gestione del fabbricato, che spesso significa in particolare gestire i rapporti con i condomini, a persona competente.
Di poi, se il professionista, come il sottoscritto, cerca di tenere un modus operandi tale da rendere "il rapporto con l'amministratore" non un "incubo personale", come vissuto da molti, ma un dialogo proficuo e costruttivo per la risoluzione dei problemi che possano nascere nel corso della vita dello stabile, ecco che si possono coniugare le caratteristiche sopra richiamate: il professionista esperto che pone, come base delle sua attività, quell'umanità propria dell'amministratore "vecchio stampo".
Questa è la mia mission, questo l'impegno che pongo ogni giorno nella mia attività lavorativa.
Andrea Rossetti
Come sostengo da anni e ripeto ai gentili signori condomini che hanno inteso ed intendono affidarmi l'onere e l'onore di gestire i loro fabbricati: "Ricordate, la Vostra proprietà non termina all'uscio di casa ma ai confini del complesso condominiale o in ogni caso al portone dello stabile". Dunque, è doveroso dare incarico per la gestione del fabbricato, che spesso significa in particolare gestire i rapporti con i condomini, a persona competente.
Di poi, se il professionista, come il sottoscritto, cerca di tenere un modus operandi tale da rendere "il rapporto con l'amministratore" non un "incubo personale", come vissuto da molti, ma un dialogo proficuo e costruttivo per la risoluzione dei problemi che possano nascere nel corso della vita dello stabile, ecco che si possono coniugare le caratteristiche sopra richiamate: il professionista esperto che pone, come base delle sua attività, quell'umanità propria dell'amministratore "vecchio stampo".
Questa è la mia mission, questo l'impegno che pongo ogni giorno nella mia attività lavorativa.
Andrea Rossetti